La finestra inginocchiata è un tipo di apertura usata a partire dal Cinquecento, soprattutto in area toscana.

Si tratta di un tipo monumentale usato specialmente al pian terreno: il davanzale poggia su sostegni sporgenti che assomigliano a quelli di un banco di inginocchiatoio. Tipica del periodo manierista e del barocco toscano, è di solito chiusa da una grata, incorniciata e coronata da timpano, a volte con decorazioni, spesso zoomorfe: per esempio, i due sostegni vengono spesso scolpiti come zampe leonine e talvolta lo spazio tra essi è decorato da un bassorilievo.

La prima finestra inginocchiata è tradizionalmente quella di palazzo Medici Riccardi a Firenze, attribuita a Michelangelo, che fu realizzata per occupare il grande arco della loggia d'angolo. Qualche anno dopo riprese questo motivo Bartolomeo Ammannati tamponando i portali secondari della facciata di Palazzo Pitti. Da allora divenne un elemento tipico del lessico architettonico manierista e post-manierista toscano, usato da architetti come Bernardo Buontalenti, Gherardo Silvani e molti altri.

Note

Bibliografia

  • AA.VV. Enciclopedia dell'Architettura, Garzanti, Milano 1996, ISBN 88-11-50465-1
  • Pevsner, Fleming e Honour, Dizionario di architettura, Utet, Torino 1978 ISBN 88-06-51961-1; ristampato come Dizionario dei termini artistici, Utet Tea, 1994

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finestra il barocco dietro l'angolo, a Noto in Sicilia Luca

FOTOGRAFIA N.31

Finestra con inglesine di Oknoplast per gli interni in stile classico

Ragazza inginocchiata. immagine stock. Immagine di sfondo 32520843

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